LA RICCHEZZA TERRIERA 41 chiesta che per la Provincia di Venezia calcola in L. 11.500 il prezzo per ettaro di terreno, qualsiasi la coltura - direbbe che la ricchezza terriera dal biennio 1926-27 al biennio successivo è diminuita all’ incirca del 15 per cento. E qual’ era la ricchezza terriera alla vigilia della guerra ? 17. - Se, senz’ altro, capitalizziamo al 4 per cento il reddito imponibile per ettaro coltivato e non coltivato (intorno al 1914, al-l’incirca di L. 92,30 per l’intera Provincia) e - mantenendo ferme le superfici agrarie e forestali al 1928 - facciamo l’ipotesi che in quel torno di tempo i prezzi medi commerciali dei terreni rispetto ai prezzi per così dire catastali (calcolati capitalizzando l’imponibile catastale) si siano comportati in misura, analoga alla attuale, la ricchezza terriera privata ammonterebbe a 577,850 milioni di lire (*). Un certo errore di sottovalutazione a cagione di codesta ultima ipotesi è probabilmente compensato dall’ errore di sopravvalutazione del reddito imponibile unitario assunto. Il fatto che la ricchezza presente espressa in moneta cartacea sia soltanto 3 volte - 3 volte e mezza la ricchezza prebellica demanderebbe però che, almeno attraverso il prezzo dei terreni, non si manifesta la tendenza della economia agricola della Provincia ad evolversi verso la coltura intensiva, tendenza che il Mortara ha recentemente notata per il Regno (2). 18. - Poiché dobbiamo ora valutare il bestiame, è opportuno dire che la consistenza di esso, esposta nella Tav. XV, è il risultato di una indagine del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa al 31 Dicembre 1929. Essa invero è fondata sull’ammontare della tassa sul bestiame corrisposta ai Comuni, ma l’accuratezza con cui (1) Implicitamente si prescinde in tal modo dalle diverse influenze delle variazioni del carico tributario, delle remunerazioni del lavoro e della distribuzione delle colture sui prezzi del 1914 e sui prezzi attuali. Cfr. : A. Degli Espinosa, La ricchezza privata degli Italiani nel 1928, in « Metron » 1929, Voi. Vili, nn. 1-2, 1929, p. 293 e segg.; A. Bernardino, Pressione tributaria dell’ Italia e delle sue regioni (prima e dopo la guerra), Bocca, Torino, 1928, pp. 17-27 e 89-99. (2) Cfr. : G. Mortara, La ricchezza nazionale, il reddito nazionale e la pressione tributaria, in « Banca Commerciale Italiana, Movimento economico dell’ Italia », Milano 1928, Voi. XVII, p. 389.