172 CAPITOLO SESTO - SEZIONE SECONDA ziose -, 1’ arte dei casselleri, eh’ ebbe rinomanza dal 1310, 1’ arte dei barbieri, eh’ ebbe ricchezza e privilegi dal 1268, l’arte dei parrucchieri, sorta nel 1668 - con l’introduzione, dovuta a Vinciguerra Collalto, dell’ uso della parrucca -, l’arte dei scodellai, dal 1300, fusasi dipoi, nel 1500, con 1’ arte dei boccaleri, 1’ arte delle ceramiche - incoraggiata largamente da provvedimenti legislativi i quali, nel 1665, proibivano l’importazione di ceramiche estere nel territorio della Repubblica -, 1’ arte dei calegheri e zavateri (calzolai e ciabattini) costituita ufficialmente nel 140 secolo, che nel 1446 acquistava un edificio per farne la propria sede in Campo S. Tomà e sul finire del 180 secolo contava 350 botteghe - con 1.200 dipendenti - rispetto alle 223 attuali botteghe della Comunità del cuoio e della calzatura, la quale comprende anche le botteghe dei legatori e degli astucciai !... ('). 66. - Passiamo ora a parlare delle industrie artigiane e delle piccole industrie quali sono attualmente (2) e, per fissare bene le idee, notiamo che nelle 19 categorie delle Comunità artigiane raccolte nella Tav. LXXV sono inquadrate le botteghe artigiane che, intorno all’inizio del 1931, per la determinazione fondamentale del 26 Febbraio 1927 e per quella, parzialmente modificativa di essa, dell’ 11 Gennaio 1931 del Ministero delle Corporazioni, erano rappresentate dalla Federazione Fascista Autonoma degli Artigiani d’ Italia e, precisamente, per quanto qui ci riguarda : a., Le botteghe di mestieri artistici, cioè quelle piccole aziende nelle quali 1’ artigiano esercita per proprio conto il mestiere artistico, da solo od in collaborazione con maestri d’ arte qualificati, purché il numero degli altri dipendenti salariati non superi quello di cinque ; (1) Gran parte dei cenni storici su notati intorno alle Corporazioni di mestieri sono estratti da una Relazione inedita del Dott. M. Tocchi, Segretario della Federazione delle Comunità Artigiane della Provincia di Venezia, al Segretario Generale Nazionale, Relazione nella quale viene accolta una valutazione provvisoria, fatta da chi scrive, dei capitali investiti nelle Comunità artigiane della Provincia. Codesta valutazione va sostituita con la valutazione del Testo che è la definitiva. (2) Degli effetti dell’ artigianato sulla struttura industriale del nostro paese con qualche utile confronto statistico internazionale si è occupato recentemente V. Porri, in Principii di Scienza economica, I, Giappichelli, Torino 1932, p. 127 e segg.