— 12 — pubblica cosa italiana, perchè altre voci più cavernose, più assordanti, più interessate, più egocentriche, meno italiane superavano, con audace sfrontatezza, il canto che Cerere e Nettuno innalzavano al cielo per la benedizione dell’umanità. 11 naufragio si è pur troppo verificato; ora bisogna pensare al salvataggio. Se per la marina da guerra un programma navale, oltre ad essere una garanzia politica e tecnica per l’avvenire, è un atto di sincerità doverosa verso il Paese, per la marina mercantile, cioè per quell’ industria del mare che deve costituire uno dei più importanti cespiti d’entrata, capace appunto di concorrere a rafforzare quella marina di difesa - che oggi si cimenta novellamente in una prova, tanto più ardua, quanto più circondata da insidie - è impellente un provvedimento rapido e radicale che metta il Paese in grado di beneficiare della sua vantaggiosissima posizione geografica e di non dimenticare che chi è padrone del mare è veramente padrone del mondo. La marina mercantile italiana, non solo non ha progredito, ma non ha neppure potuto conservare il suo posto d’innanzi allo sviluppo delle marine commerciali straniere che hanno, nel frattempo, sempre più proceduto alla conquista dei nostri porti e dei nostri traffici. In media, può dirsi, che una buona metà del nostro commercio marittimo sia dominio della bandiera estera, la quale assorbe, annualmente, noli per una cinquantina di milioni di lire, sottratti all’economia ed alla ricchezza nazionale. Cagioni principali di questo stato anormale e deplorevole di cose sono stati : una politica marinara commerciale che mancò sempre di visione precisa e concreta; una protezione malintesa; gli esagerati benefizi alla marina sovvenzionata; lo scarso e minimo aiuto alla marina libera. L’unificazione vera dei servizi marittimi non ancora avvenuta, malgrado la legge del 1910; è bensì vero che oggi esiste il Ministero per i trasporti marittimi e ferroviari nel quale si dovrebbero accentrare i vari rami rimasti fin qui staccati (1). Per la grande importanza che ha, e che deve avere in lta- (1) Pesca marittima, navigazione di Stato, emigrazione, opere por-tuarie, insegnamento nautico ecc. ccc.