— 147 — dimenti, si continuerà, come ora, a non fare costruire navi ed i provvedimenti avranno fallito al loro scopo. Il Governo deve dunque intervenire a far sì che V industria dell'armamento, che ne ha tanto bisogno, tragga profitto dalle agevolazioni concesse e faccia costruire. Ciò che occorre è la necessità che molte navi si costruiscano e si facciano navigare. Se poi qualche costruttore - come non sembra improbabile - farà navigare, per proprio conto, i piroscafi da lui costruiti, se cioè i costruttori costruiranno navi per armarle e non per venderle, tanto meglio : il problema sarà risolto. Il cabotaggio poi dovrebbe essere riservato alla bandiera nazionale, sia per la grandissima estensione delle nostre coste, sia perchè la clausola di reciprocità pel cabotaggio, inserita in molti trattati di commercio, in pratica non ha alcun valore. E, mentre si plaude all’iniziativa avuta di istituire un Dicastero che, occupandosi dei trasporti in generale, abbia, direttamente, a cuore le sorti della Marina Mercantile, si fa voti che, a seguito di riduzioni speciali da concedersi dalle Ferrovie dello Stato, per il trasporto nell’ interno e pel transito alle merci in arrivo e in partenza su piroscafi nazionali, si possa addivenire ad una maggiore intensificazione dei trasporti marittimi. Nei riguardi poi del personale di bordo, lo Stato deve avere il diritto di sanzionare i contratti di arruolamento, affinchè tutti gli Armatori usino ai loro salariati un trattamento equo, umano e conforme alle esigenze dei tempi moderni, ma deve, altresì, circondare di tutela e di garanzia gli Armatori stessi contro gli attentati all’autorità del comando di bordo, poiché è assolutamente indispensabile alla navigazione che la disciplina sia rispettata tanto quanto lo è nell’armata e nell’esercito.