— 35 — Cap. III. Gli Armatori liberi. Mentre tutte le bandiere estere, le più ricche e le più povere, l’inglese e l’ellenica, si sono a loro bell’agio precipitate nei nostri mari e vi si sono arricchite, (1) come mai la marina mercantile italiana che potrebbe avere su di esse, se non altro, il grande vantaggio della simpatia nazionale segue l’ascensione degli scambi così torpidamente ? Perchè gli italiani non amano il mare e non credono all’avvenire delle industrie marittime. Perchè gli italiani non amino il mare, essi di cui si può dire come dei greci che nascono coi piedi nell’acqua, essi che hanno, come l’Inghilterra, più grande di quella inglese, una tradizione marinara che si perde nel tempo, non è qui il caso di ricercare. Si sarebbe potuto ciò dire allora quando le nostre repubbliche marinare avevano perduto, con la libertà, il gusto del mare ; incorporate in Stati che non traevano dalle costruttore non avrà diritto ad altro compenso fuorché quello fissato dalla legge attualmente in vigore. 6. Tanto i piroscafi acquistati, quanto quelli costruiti, ai sensi delle disposizioni precedenti, godranno di un anno di esenzione da qualsiasi requisizione civile o militare o trasporto obbligatorio, da computarsi dalla data dell’atto di nazionalità. 7. Il Ministro dei Trasporti, sentita la Commissione centrale del Traffico, può determinare le condizioni pel trasporto dall’estero in Italia, su piroscafi requisiti di tutti i materiali occorrenti alla costruzione dei vapori da carico nei cantieri nazionali. 8. Per godere dei benefizi delle presenti disposizioni i piroscafi dovranno essere di intera proprietà di cittadini italiani o di Società legalmente costituite in Italia e nelle quali il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’amministratore delegato e la maggioranza effettiva dei consiglieri siano cittadini italiani. Essi dovranno essere classificati nel registro nazionale italiano, conservare tale classifica almeno durante cinque anni e non essere venduti, durante questo periodo, a persona o società non autorizzate ad essere proprietarie di navi italiane. (1) Tullio Giordana, Lo sciopero dei transatlantici.