— 56 — Quando, dopo il 1840, le ferrovie cominciarono a svilupparsi in tutti i Paesi, quando, in seguito ad una serie di perfezionamenti, i trasporti ferroviari divennero men» costosi, la navigazione interna, malgrado una lotta vivissima, che sostenne in condizioni impari, decadde e fu quasi da tutti abbandonata (1). Ma l’enorme traffico che, in processo di tempo, si verificò, sulle reti ferroviarie, la sempre crescente elevatezza delle tariffe per trasporto sulle strade ferrate, l’ingombro che le merci povere cagionavano allo svolgimento regolare del servizio, richiamarono alla mente degli interessati le vie d’acqua (2), tanto che ovunque vi fu un potente risveglio di energie operatrici tendenti a ridar vita alla navigazione interna. Le spese per la canalizzazione dei fiumi variano a seconda delle condizioni locali, della grandezza delle navi e dell’ intensità del traffico. In Germania sono occorsi sul Fulda, per navi di 400 tonnellate, 117 000 marchi per chilometro senza le spese per l’impianto del porto di Cassel; sull’Oder marchi 220 000; sul Saar marchi 230 000; sul Meno marchi 240 000(3). I nuovi canali, per navi da 600 tonnellate, importano in Ger- la Società di navigazione Sicilia..........» 444 474,11 la Società navigazione Puglia...........» 669 056,56 i Servizi dell’Arcipelago Toscano.........» 65 350,00 la Società di Navigazione «la Sicania ».......» 56 658,20 la Società Siciliana di Navigazione.........» 33 093,64 Dal che si può dedurre che se gli Armatori chiedono provvidenze, nell’ interesse della loro industria, che è un’ industria che alimenta potentemente l’economia nazionale, non hanno poi tutti i torti ! (1) J. S. Jeans, Waterways and Water-Transport in different Countries; London, 1820. (2) Le vie d’ acqua che scorrono entro terra sono naturali o artificiali ; fanno parte delle prime i mari interni, i laghi ed i fiumi, le bocche di fiumi e i bracci di mare ; delle seconde i canali marittimi, i canali interni che prolungono i corsi d’acqua naturale. (3) Supino prof. Camillo, op. rit.