55 — caso specifico, l’industria armatrice, o non è dovuto, per avventura, ad un errore di preventivo, così che anche un industriale provetto, un esperto, non saprebbe ricavarne nè di più ne di meglio ? Un errore di preventivo certo esiste ; e ciò venne accennato anche nella relazione del primo esercizio della navigazione di Stato (1) in cui si spiega come, con un semplice calcolo, in base ad una precisa formula sancita dall’art. 17 della legge 5 aprile 1908 n. Ili, dati i nuovi limiti di stazza, velocità e percorrenza, la sovvenzione avrebbe dovuto elevarsi a quattro milioni, compresavi la linea Napoli-Siracusa. Il deficit c’è e dipende da errore di preventivo ; si prese a base un progetto; quello della Commissione Reale del 1906 che corrispondeva, forse, alle esigenze del momento e che era economicamente ben studiato e tecnicamente ben concepito ; lo si alterò, lo si privò del tronco buono, per aggiungerne uno peggiore ; non si tenne conto delle varianti che il trascorrere degli anni avrebbero consigliate, si ridussero gli introiti del 40 °/0 col corrispondente ribasso delle tariffe, e poi, lasciando inalterata la cifra preventivata come sovvenzione a pareggio del deficit del progetto originale, si accordò il nuovo esercizio alle Ferrovie dello Stato. I miglioramenti delle paghe al personale ed il rincaro continuo del combustibile coronarono l’opera ! Nelle condizioni in cui questo servizio è reso dallo Stato non è possibile che non sia, non diciamo redditizio, ma neppure tale da coprirne le spese. Le sole linee di navigazione che possono presentare un margine di buon guadagno sono le poche linee libere transatlantiche, quelle cioè che sono esercitate, per loro iniziativa, da liberi Armatori ; tutte le altre, che sono state abbandonate allo Stato, debbono essere necessariamente sovvenzionate se si vuole che esse vivano. (2) (1) Relazione delle Ferrovie esercitate dallo Stato 1910-11, pag. 143, nota 2. (2) Nella relazione sui servizi marittimi sovvenzionati fatta dal compianto On. Di Palma si rileva che nel 1913-14: la Società Marittima Italiana ebbe una perdita di . . . L. 1 829 032,98 la Società Italiana dei servizi Marittimi.......» 1 508 357,05