— 133 — che esercitano a terra, o in prossimità della terra ferma, le arti della costruzione, della pesca, il traffico nei porti e il pilotaggio. I due eserciti si equivalgono : il primo conta 164 367 persone, il secondo 162 514. Dà a questi due eserciti l’Italia tutto il conforto della sua materna assistenza, tutta la sollecitudine che meritano, tutte le garanzie contro i rischi a cui sono esposti sul vasto campo di battaglia sul quale di continuo combattono ? Mentre al principio del 1907 tutta la stampa italiana gettava grida d’allarme per queU’avvenimento di eccezionale gravità che costituiva lo sciopero generale della gente di mare ; mentre in quei tristi giorni di ozio forzato - quando la marina, nello spazio di poche ore, perdeva il frutto di angosciose lotte, durate anni interminabili, e tutto il paese insorgeva sgomento per quella terribile jattura, che paralizzava, in ogni sua parte, l’attività economica nazionale - bastò che la parte vinta, nonostante la fermezza con cui fu condotta la battaglia, cedesse il campo per tornare pacifica alla consueta operosità, perchè, nel breve volgere di pochi giorni, il palpitante argomento delle condizioni della gente di mare fosse del tutto abbandonato. (1) Le cause di malcontento, anche a volerle ammettere esagerate, non vennero eliminate dal ritorno dei marinai al lavoro, non furono presi provvedimenti a diminuire gli effetti, non si iniziarono neppure studi per cercare i rimedi e prevenire le cause. Eppure - e sono uomini che lo asseriscono dopo aver passata la più gran parte della loro vita sul mare - il male esiste e profondo : tanto più esteso, per quanto più diffuso è il silenzio delle varie categorie di uomini di mare che, scoraggiati, sfiduciati da una lotta immane contro la indifferenza del paese, trascinano la triste catena delle ingiustizie umane, ribadita al loro piede dalla noncuranza del governo. (2) (1) Cap. Mario Taddei, Marina Mercantile e gente di mare. (2) Il Ministero della Marina Mercantile, di recente istituzione, s’interesserà pure di questa enorme popolazione che vive sul mare e dell’ industria del mare ed adotterà quei provvedimenti, che i tempi nuovi e le fortune, che l’Italia attende dal mare, gli consiglieranno.