— 85 — l’Italia sembra non essere ancora disposta ad evitare un altro trentennio di traffici non superiore al precedente. (1) Malgrado la concorrenza che la bandiera estera ha, fin qui, fatta nei nostri porti, la marina libera ha saputo, ad occidente, colle sole sue energie, altamente e fortemente affermarsi. Tralasciando di tener conto delle linee che vanno al Nord America ed al Centro America, deve constatarsi, con un certo orgoglio, che le navi nostre, le quali, a brevi intervalli, si dirigono al Sud America sono fra le più moderne e le più apprezzate. Al porto di Genova manca una linea che attiri qualche scambio con le regioni deH’Africa oltre Zanzibar (2); manca, altresì, una linea con l’Australia che è tutto un continente cui si indirizzano già uomini e cose del nostro Paese; il governo Italiano ebbe anche modo di trattare, recentemente, a Londra, col capo del Governo Australiano, Hughes, circa i migliori rapporti commerciali da stringere fra l’Italia e l’Australia. Manca pure una linea per la Cina ed una per il Giappone, entrambi emporii commerciali di prim’ordine dove le Nazioni, (1) Non appena si sarà finito di fabbricare cannoni ed altri strumenti di sterminio, si dovrà iniziare, nei cantieri nazionali, un’ intensa fabbricazione di navi da carico, di dimensioni e di portate diverse; bisognerà persuaderci che l’Italia ha mare d’ ogni lato e che i mezzi di trasporto sul mare sono le navi!! La miopia, nella politica marinara italiana, è stata la rovina d’Italia!!! (2) In quelle regioni si prepara certamente un periodo di nuova e notevole attività internazionale ; noi inviamo colà i nostri prodotti valendoci di navi e di porti stranieri, prelevando poi da codesti porti, in via di trasbordo, le merci che acquistiamo in quelle lontane contrade!! Se non ci fosse da lagrimare si potrebbe dire essere questo il colmo dell’ ironia ; la Svizzera chiese un tempo, non ricordiamo più in quale Congresso, di potersi creare una piccola flotta mercantile per dare sviluppo a’ suoi commerci ; le fu negato non avendo essa alcun sbocco sul mare ; l’Italia, che si può dire, respira unicamente sul mare, è costretta ad elemosinare e chiedere aiuto al tonnellaggio straniero per importare ed esportare le sue merci acquistate o vendute!!! Dopo aver conquistata, con armi proprie, la vittoria sulle cime, eternamente nevose, delle Alpi, l’Italia conquisti il predominio dei mari con navi proprie! Chè, anche una Nazione, non vive di solo pane.