— 110 — Cap. IX. L’insegnamento nautico. Uno dei rami più importanti dell’ istruzione tecnica e professionale in Italia è, fuori dubbio, l’istruzione nautica e navale ne’ suoi diversi gradi. Insegnare a leggere ed a scrivere ai nostri marinai - la più parte analfabeti - ed istruirli intorno ai principii fondamentali dell’arte che debbono esercitare; allargare l’istruzione, in quest’arte, per i capi barca e per i marinai autorizzati al comando, e così, via via, ascendendo nei gradi marittimi, istruire in iscuole opportunamente preordinate le classi dei padroni, dei fuochisti autorizzati e dei capi maestri d’ascia, è un imprescindibile dovere dello Stato. In un paese, come l’Italia, in cui il commercio marittimo dovrebbe essere, da tempo, sviluppatissimo, nulla si è fatto fin qui, per questo interessante ramo dell’ istruzione professionale e certamente ciò è dipeso da difetto di speciale competenza da parte del Ministero, che era preposto all’istruzione marittima, più che per mancanza di buona volontà. (1) Per queste stesse circostanze l’insegnamento nautico, per i capitani marittimi, macchinisti e costruttori navali è rimasto, da lunghi anni, indietro alle nuove e rapide esigenze profes- (1) Oggi, coll’ istituzione del Ministero dei trasporti marittimi e ferroviari, in cui saranno concentrati tutti i servizi relativi alla Marina Mercantile, l’istruzione nautica, dopo aver peregrinato attraverso varie Amministrazioni centrali, senza risentirne certo vantaggio, troverà finalmente, nel nuovo Dicastero, la sua sede opportuna e stabile e potrà così ricevere quell’ indirizzo vigoroso di cui ha tanto bisogno ; quell’ indirizzo più moderno, più completo, in armonia alle esigenze dei nuovi tempi, come osserva giustamente il Bettanini, ed alla trasformazione che l’industria dei trasporti marittimi ha subito nell’ultimo ventennio. Ad una radicale riforma nell’ insegnamento nautico dovrebbero concorrere altri provvedimenti allo scopo di stabilire una nuova distribuzione nei gradi della Marina Mercantile richiedendo, pel conferimento delle rispettive patenti, requisiti adeguati ed in relazione alle gravi responsabilità che oggi incombono ai Capitani Marittimi preposti al comando delle grosse navi mercantili e dei grandi transatlantici.