— 87 — biando i prodotti Europei col caucciù, colla vaniglia, la china--china, i balsami, le pelli, le penne, i metalli preziosi, sono veri eroi del lavoro ; sono essi che esplorano le ricchezze di quei remoti Paesi e che vi introducono spesso, insieme colle merci, il nome italiano ed i primi elementi di civiltà ! Ebbene, quei mercanti devono ricevere la merce dalla bandiera italiana; non devono essere soggetti alla bandiera estera.(l) Caratteristico (e soggiungiamo veramente d’occasione) il fatto ricordato dall’ illustre scrittore. Quando vennero inaugurate le dinamo, per l’impianto della trazione elettrica a Santiago del Cile, davanti il Presidente della Repubblica, il rappresentante della Germania glorificava le potenti motrici.....di Tosi Legnano, il cui nome era coperto da bandiera tedesca e cilena, che un indiscreto sollevò un istante, con arguta ironia italica, per far leggere il nome ad un Ministro di Stato. Ed in parecchie salnitrerie lavorano le macchine Tosi, importate con marca tedesca!!! Certo dovrebbe dare seriamente a pensare il fatto che, mentre s’incontrano navi di tutti i Paesi, nuove e vecchie, grandi e piccole, fluviali e costiere, a vapore ed a vela, sovvenzionate o no ; e tutte navigano e tutte trafficano e rendono, senza dubbio, un frutto, senza il quale gli armatori non le terrebbero sul mare a consumar carbone; mentre, per soddisfare allo sviluppo colossale del commercio Cinese, si formano di continuo nuove Società di navigazione che spingono i loro piroscafi su per i grandi fiumi navigabili, per centinaia di chilometri, lungo le coste frastagliate a trasportare migliaia di tonnellate di merci, migliaia di viaggiatori cinesi, proprio la nostra bandiera manca, perchè non arrischia i suoi capitali, se non ha una più che sicura garanzia. (2) (1) Ci associamo intieramente a questo concetto de! chiarissimo professore Frescura e confidiamo che il governo e l’industria nazionale non vorranno più oltre persistere in una politica di vergognosa sottomissione in quel ramo, sopratutto, di attività commerciale che è rappresentato dalla marina mercantile e che, a qualunque costo, in breve tempo doteremo il nostro Paese di una poderosa flotta da carico mettendolo così in grado di gareggiare colle prime marine mercantili del mondo. (2) In tempi normali, alla vigilia della guerra attuale, e cioè nel 1913, il movimento totale dei piroscafi e velieri con bandiera italiana ed estera arrivati e partiti nei e dai nostri porti era complessivamente di 353 274 ba-