102 VENERDÌ. cui serve ili pulpito, là nel cortile, un antico capitello rovesciato, di proporzioni colossali. Probabilmente era un capitello che, quando fu fabbricata la moschea, non si adattava alle colonne che sostengono il portico d’ingresso. E le sei colonne probabilmente vennero tolte dai Turchi invasori a rovine di qualche edilizio sacro dell’ epoca bizantina. Certo quelle alte colonne, di nobilissimo marmo, con piedistalli e collarini di bronzo, fanno uno strano contrasto colle volgarissime pitture ornamentali che deturpano l’esterno della moschea e che da noi verrebbero sdegnate da un’ osteria cam-pagnuola. Le quali pitture sciupano anche l’interno, ma non sono da attribuirsi a colpa di Maometto II, nè di Khosrew, nè di quell’ epoca ; anzi sono prodotti contemporanei, del 1838 : uno sgor-biatore qualunque le condusse a termine in un anno, per un ducato al giorno, prezzo esorbitante riguardo al merito. Nel presente restauro tutta questa decorazione verrà rifatta : i fabbricieri della moschea hanno scritturato un pittore tedesco, il quale non avrà da durar fatica per immaginare qualche cosa di più degno. A destra della porta c’ è una tribuna sostenuta da otto colonne di cipollino a capitello di stile moresco in bronzo ; e così, a far bene il conto, in tutto Serajevo 1’ arte è rappresentata da quattordici colonne col respettivo capitello. Abbondano in-