MUNICIPIO E CHIESA. 17!) di stato ridurre cattolica tutta la Nuova Austria cristiana. Il primo tentativo ha mostrato la necessità di procedere con molta prudenza ; ma 1* opera latente non è abbandonata : anzi il nuovo arcivescovo cattolico di Serajevo dirige una pubblicazione periodica per preparare gli animi all’ evoluzione. Giacché il governo ha in quei paesi, e a proprio vantaggio, notevolmente modificato anche l’assetto della Chiesa cattolica. Prima dell’ occupazione austriaca il clero cattolico era colà esclusivamente costituito di frati minori osservanti, in forza di privilegi ottenuti da Maometto II all’ epoca della conquista ottomana ; nel secolo XV i frati avevano favorito il Turco per averla vinta contro gli eretici patarini, come ai giorni nostri hanno favorito l’Austria perchè potenza cattolica. I conventi della Bosnia furono più volte saccheggiati, rovinati e bruciati, il che non deve far maraviglia in paesi turchi ; vi si cercano quindi invano insigni monumenti dell’ arte, della religione, della storia. Nelle montagne vicine al convento di Suti<;a si vedono gli avanzi del castello di Bobovaz dove gli ultimi Re di Bosnia tenevano curia regia; nel convento stesso mostrano il sepolcro del penultimo re, Tommaso; e mostrano anche una tavola di legno sulla quale è impresso 1’ albero genealo-