248 CIVIL-POST. sebbene sapessi che si facevano grandi lavori idraulici alla foce del fiume, rileggendo il dottorale latino del Puiati mi sentivo quasi i brividi della febbre. E mi veniva in mente ciò che diceva 1’ abate Fortis, uno spirito forte che sapeva ridere delle assurdità che si spacciavano circa il paese della Narenta : eppure, anch’ esso diligentissimo osservatore, asseriva che le febbri narentane sono « una specie di peste, » che ivi « l’acqua uccide i pesci e l’aria gli uccelli acquatici, » ed essere così prodigiosa anche in ottobre la quantità delle zanzare da non poterci vivere, pure durante il giorno, se non sotto padiglioni di velo. Se mi avesse preso la febbre avevo con me il chinino ; ma ecco 1’ esperto Puiati sentenziare come inutile il chinino preso nei modi soliti, cioè con acque sudorifere, o col vino, o coll’ alcool, o in pillole con sali digestivi. Meno male che i consigli preservativi non mancavano nel suo libro : « Tenere il fuoco acceso in camera durante la notte ; » Bruciare polvere pirica prima di andare a letto, anche per uccidere le zanzare ; »Far uso di odori acidi; . » Evitai-e l’aria aperta al crepuscolo vespertino e nelle prime ore del giorno ;