10(5 VENERDÌ. C’ era gran folla, perchè la preghiera del venerdì corrisponde alla nostra Messa della domenica, e i Musulmani di Serajevo sono molto osservanti. Arrivavano frettolosi a diecine, facevano P abluzione, lasciavano le soprascarpe nell’ atrio, e penetravano nella mezza luce delle arcate interne ; alcuni prendevano posto, in file regolari, al di fuori, giacché la porta restava spalancata. Un Africano, nero come l’ebano, impotente e rattrappito, si fece portare in lettiga, e vi restò, immobile sotto il sole, come se aspettasse il miracolo in mezzo al cortile ; poche donne stavano rincantucciate negli angoli di questo, ad esercitare la mendicità ; alcuni girellavano, vendendo pani, canestri e altre merci usuali. Tutti questi elementi davano alla scena un carattere orientale, biblico, evangelico. Pochi di quei fedeli parevano dal vestito ricchi ed eleganti ; ma quasi tutti nel costume bosniaco, appena qualcuno colla stambulina all’ occidentale, si vedeva bene che tutti indossavano i loro abiti migliori; un veterano dei regolari turchi faceva pompa della sua divisa, ma non esitò neppur lui a levarsi le scarpe per prender posto sull’ impalcato dell’ atrio. Raccoglimento generale, silenzio esemplare ; per cui dal di fuori, come si vedevano brillare nell’ombra i lumi del lampadario, e si distinguevano le teste e le schiene immobili di color