CROAZIA. deute la Corniola, Gorizia, Trieste e l’Istria. Quei Serbi le discutevano come si fosse trattato d’ un loro intimo affare: gli uni favorevoli all’idea illirica come figlia dell’ idea slava, gli altri contrari come a nuova emula dell’ idea serba, che ha già da battersi coll’ idta croata. Giacché bisogna tener presente che tanto i Serbi quanto i Croati caldeggiano l’unione degli Slavi meridionali in un fascio, ma gli uni e gli altri la vorrebbero a proprio vantaggio. Per mantenersi dominatrice in quei paesi, 1’ Austria non ha altro da fare che mantener vivo il già vivido antagonismo fra Serbi e Croati. L’occupazione della Bosnia e dell’ Erzegovina, la creazione della Nuova Austria, è la conseguenza di questa necessità politica : costa e costerà al governo di Vienna e di l’est, ma era una spesa inevitabile, non voluttuaria. Altrimenti i Serbi della Bosnia sarebbero l’anello fra i Serbi della Serbia e quelli della Dalmazia ; la preponderanza dei Serbi diventerebbe irresistibile, e irresistibile 1’ attrattiva sopra tutti gli Slavi del Sud, con quanta rovina del-I’ edilizio austro-ungarico, ognuno lo vede. Il colonnello, il pubblicista e i*oeta, l’ecclesiastico, i commercianti e l’ufficiale di cavalleria erano tutti d’accordo nel dimostrarmi che i Croati hanno torto di non voler riconoscere la supremazia dei Serbi ; e vantavano specialmente la su-