341 IL MARE UNGAR0-CR0AT0. da seimila ducati e d’ una barca da piacere (d’ un yacht, diremmo noi), fornita di tutte le comodità e opportunissima ai viaggi di quell’ arcipelago. Il Rabatta cominciò dall’ abbattere i più alti papaveri : fece subito impiccare parecchi dei capi, il conte di Possidaria, il Marchetic, Giorgio Mas-Iarda, il Moretto ; visto che si faceva sul serio, ottocento degli Uscocchi colle loro famiglie si indussero a lasciare Segna e a passare entro terra sulla frontiera turca : e partirono solennemente, con armi e bandiere, dopo udita la messa, benedetti dal vescovo. Ne restavano però ancora molti, e non parve al Rabatta di poterne esser sicuro, se non imprigionando il loro famoso Jurizza. Si ribellarono allora apertamente gli Uscocchi di Segna, portarono in piazza una botte d’ acquavite per darsi coraggio, piantarono il cannone contro il castello, e fecero ben presto breccia nelle muraglie. Il Rabatta credette di rimediare, mettendo lo Jurizza in libertà, ma era troppo tardi : gli Uscocchi ammazzarono i pochi Tedeschi di guardia, atterrarono le porte, e di camera in camera penetrarono finalmente dove stava il Rabatta ; questi sparò la pistola, impugnò la spada,... ma due archibugiate lo stesero al suolo. Gli fu subito spiccato il capo, e portato in berlina ; i cittadini di Segna furono costretti a giurare causa comune cogli Uscocchi ; re-