LISSA E POLA. 349 almeno per ora, nel ruolo delle posizioni militari marittime. Ma per molti secoli non le mancò la storia : i Siracusani yi avevano impiantata una colonia che tenne a lungo il dominio dell’ Adriatico ; sulle monete dell’isola, Pallade armata teneva il posto d’ onore. Nei tempi moderni, durante le guerre napoleoniche, gli Inglesi vi si erano annidati : nel marzo del 1811 una squadra franco-italica, comandata dal capitano Dubourdieu, mosse da Ancona per attaccarli ; ma agì con più ardire che prudenza : il valore dei Francesi e degli Italiani (fra cui si segnalò un capitano Duodo, veneziano) non bastò alla vittoria ; gli Inglesi, comandati dal commodoro Host, ebbero il disopra ; Dubourdieu fu ucciso da una palla sul ponte, e la sua squadra annientata. Ma tutte queste memorie sono pur troppo offuscate dalle nostre inconcludenti operazioni e dal malaugurato 20 luglio 1866.... Parliamo d’ altro.... Il sole già alto eccitava dalle macchie di Lissa i più acuti e aromatici profumi, il vento li portava a noi naviganti; quelle aure imbalsamate ci ristoravano dal mare cattivo e dalla notte insonne. Giacché Lissa fra tutte le isole dell’ Adriatico si può chiamare davvero la felice. Come a Brazza, così a Lissa i pascoli danno squisiti formaggi ; se l’ulivo vi è mal coltivato, pure ci viene benissimo,