240 CIVIL-P0ST. Da quel punto culminante si attraversa per molte miglia la Dubrawa, un vasto altipiano roccioso e ondulato che cinquant’ anni addietro era tutto una magnifica foresta ; ma quell’ amabilissimo Ali-pascià, il tagliateste, tagliava anche gli alberi colla stessa disinvoltura ; d’accordo con un intra-prenditore francese distrusse completamente la selva. Ora le basse e foltissime macchie dimostrano che le piante avrebbero la buona volontà di risuscitare, ma il pascolo vagante tosa spietatamente i germogli. Qualche campo di maiz e di tabacco interrompe appena qua e là la salvatica povertà della Dubrawa. Per via non eran mancati gl’ incontri di pattuglie e posti di guardia : a Domanovic, nel centro dell’ altipiano, trovammo un completo stabilimento militare, un intiero battaglione accasermato e tutto P occorrente per dar quartiere a un numero molto maggiore di truppe. Il battaglione appartiene ad uno dei nuovi reggimenti d’infanteria formati coi disciolti battaglioni di feld-jàgers ; e siccome per economia sostituiscono il nuovo vestiario al vecchio di mano in mano che ciascun effetto diventa inservibile, ne risulta la più bizzarra varietà : questi hanno la tunica turchina d’infanteria e i calzoni grigi da jàger, gli altri viceversa ; alcuni hanno di turchino, altri di grigio solo il berretto. Ma questo