ROSNA-BABK. (•he un quartiere per gli zingari. Parecchie case grandi e di bell’ aspetto, orti ben coltivati ed ombreggiati da susini manifestano P agiatezza.... Ho due compagni di viaggio che sembrano scelti a posta per soddisfare le mie curiosità senza il fastidio d’interrogare. Un Viennese, commesso di commercio, che, pieno di apprensioni, si avventura per la prima volta in un paese del quale ha udito e letto mille paurose esagerazioni, e un impiegato stabilito da qualche anno a Serajevo, esente da pregiudizi e ricco di esperienza. Il buon Viennese casca dalle nuvole quando sente che in Bosnia il portare armi è più inopportuno che necessario: non gioverebbe contro la gente di cattiva intenzione, e vi renderebbe ostile la gente buona. E quello che avea comprato un gran revolver americano e una bella provvista di cariche ! Diventa invece radiante apprendendo che può girare quasi dappertutto col suo tedesco, lui che credeva di dover prendere un dragomanno pel turco e un interprete ¡km- il serbo. S’era portato nel bagaglio un bagno di caout-ehone, e si sente rivelare che a Serajevo ci sono bagni turchi e tedeschi, civili e militari. Temeva d’imbattersi ad ogni passo in una banda d’insorti ; e lo rassicurano, che le condi-