LE VIE DEL MARE. 277 l’altro sono eccellenti esemplari di architettura claustrale. E quanto alle case private, basta il palazzo Faccendi, ora Bizzarri, a dare un’ idea di che cosa fosse Ragusa nei tempi della sua prosperità, quando contava non meno di quarantamila abitanti. Giacché pur troppo se Ragusa ha ancora la fisonomía d’una città signorile e nobilissima, a guardar bene presenta tutti i caratteri della decadenza e della bassa fortuna. Sulla piazza il così detto paladino Orlando, cioè la statua d’ un guerriero completamente armato, è stato rimesso al suo posto sulla base dell’ antenna donde un tempo sventolava la bandiera della repubblica ; ma l’antica flotta mercantile di trecento navi non è più rappresentata se non dal Doubrovnik (nome slavo di Ragusa), un vapore che fa tre volte al mese il viaggio di Trieste. Nelle piccole vie a scalinata, la vita della gente povera non differisce gran fatto dal tempo antico : le mensolette appaiate che sporgono sopra e sotto le finestre di tutti i piani, i vasi di fiori, i gerani spenzolanti, le ciocche verdi delle piante rampicanti, le pergole di vite, i lunghi ferri e le corde da asciugare i cenci, vi sono ancora e danno anche adesso a quelle oscure contrade il loro vecchio carattere di dimore della borghesia minuta, del popolino che le abitava e che ancora vi abita. Ma 1’ ari-