200 LA GURRRA ALL’ ITALIANO. una corvetta fu mandata in porto e puntò i cannoni contro la città ; le truppe sotto le armi, consegnate ; numerose pattuglie percorrevano le vie ; i gendarmi spadroneggiavano nelle sale elettorali. Così l’intimidazione e la violenza compirono l’opera della falsificazione : dalle urne violate venne fuori un municipio croato. L’insolenza dei vincitori volle subito celebrare la mal guadagnata vittoria con banchetti e con musiche pubbliche, vere provocazioni al sentimento della cittadinanza oppressa : donde diverbi, invettive, colluttazioni, intervento della truppa, e sangue. La nuova amministrazione croata è così da due anni al potere: unicamente preoccupata di far la guerra ai predecessori e di annichilire Y italianismo di Spalato, ha già duplicato il carico dei contribuenti, pure pretendendo di sottrarre il comune ai più sacri obblighi contratti. Vollero metter mano all’acquedotto già terminato, e lo guastarono ; provocarono la rovina della Società costruttrice e delle antiche confraternite popolari. Che più ? Per sottoscrizioni private di Italiani è già compiuta una magnifica fontana, la quale con vaghi ornati e acconce figure fa l’allegoria della Dalmazia qual tramite fra la civiltà occidentale e 1’ Oriente. Non trovando l’idea abbastanza croata, il municipio non ha voluto accettare il munifico dono dei cittadini alla città; già da molti