XII. LE VIE DEL MARE. Imbarcati sul pacifico vaporetto il Klumetzfaj, che è il nome d’ un ministro d’ agricoltura industria e commercio, andavamo tranquillamente solcando le acque di quella Narenta, da cui nei secoli VIII, IX e X uscivano le flottiglie dei terribili pirati. Giacché i Narentani, impadronitisi di Lesina, di Meleda e di Curzola, contesero accanitamente alla giovine Venezia il dominio del-l’Adriatico ; il loro domatore, Pietro Orseolo II, aggiunse al titolo di doge quello di duca di Dalmazia ; i .dogi lo ritennero, finché Bonaparte re-pubblicano distrusse il dogado e Napoleone imperatore ne insignì uno dei suoi migliori marescialli. C’ era però a bordo un prete greco che avrebbe potuto egregiamente rappresentare il personaggio d’ un capitano di pirati. Avevo già incontrato a Metcovic dei frati cattolici che mostravano i calzoni e gli stivali sotto la tonaca, con una cer-t’ aria da signori del mondo anziché da servi di La Nuova Austria. 17