‘284 I,A GUERRA ALL’ ITALIANO. tro ottantamila Sei’bi e trécentomila Croati. Quantunque queste cifre non siano da accettare senza benefìzio d’inventario, gl’ Italiani sono e si riconoscono minoranza ; ma, sul fondamento della costituzione, la quale, all’articolo 19, insieme al diritto delle maggioranze riconosce anche quello delle minoranze, reclamano di poter continuare a vivere secondo la loro lingua e la loro coltura italiana. E ciò tanto più in quanto si trovano concentrati nelle poche città, anzi di alcune costituiscono quasi esclusivamente la popolazione. I trecentomila Croati sono Croati per modo di dire ; meno pochi veri Croati nelle isole, appartengono veramente alla nazione serba ; si chiamano Croati perchè di religione cattolica, e per questo riguardo aderiscono alle idee d’ una grande Croazia, mentre gli ortodossi restano Serbi quali sono, e vagheggiano una grande Serbia. Questo dualismo giova agl’ Italiani ; 1’ alleanza coi Serbi permetterebbe loro di respirare e di vivere se il governo negli ultimi anni non avesse con tutta la buona volontà secondato la prepotenza del partito croato. I tre elementi sono diversamente distribuiti lungo la costa : Zara burocratica e la piccola Se-beuico sono città esclusivamente italiane, Cattaro è un centro dove i Serbi sono predominanti. Nè