III. B08NA-BAHN. Per andare a Serajevo, capitale della Bosnia, finché durò la dominazione turca, la strada non era nè breve nè agevole. Nel 1862 il governo del nuovo Regno d’Italia pare che fiutasse in tempo certe disposizioni austriache, dalle quali ora è venuta fuori la Nuova Austria. Erano freschi i grandi fatti della scuola politica di Cavour, la quale insegnava come l’Italia avesse parecchie ragioni per tenere l’occhio aperto e le armi pronte verso Oriente : poco da rischiare, non poco da guadagnare, molti interessi presenti e moltissimi futuri da tutelare. Il naso del-l’Italia novellina, appena fatta, pare valesse molto meglio che il naso dell’ Italia compiuta, e.„. canzonata per grande potenza. Iusomma allora sembrò opportuno di creare a Serajevo un consolato italiano, e ne fu incaricato un uomo capacissimo, Cesare Durando. Il quale, per certi riguardi politici, ebl»e istruzione di evi-