LA FIERA PI SAL0NA. 317 d’argento o da file di margherite e di conchiglie. Le ragazze è molto se si attengono al berretto rosso sul quale sono cuciti a svariati disegni, ma specialmente in forma di croce, grossi bottoni da camicia di porcellana; usano però quasi tutte le trecce lunghe intrecciate con un nastro a nappine e con un cordoncino d’oro, e fiori freschi all’ orecchio. Fra i costumi che diremo trasformisti, ne ho notato qualcuno veramente grazioso ; per esempio quello di Dernis : gonnella di lana turchino-scura a mille pieghe, cortissima, poco più giù del ginocchio ; calze rosse ben attillate ; scarpine verniciate col • tacco ; fascetta molto bassa, serrata sullo stomaco mediante stringhe ; corpetto nero a piccole falde, ricamato di passamano nero, aperto sul petto ; camicia accollata a tre sole larghe pieghe ; grembiale di seta verde-pisello. Le coriste delle nostre compagnie d’operette non saprebbero trovar di meglio. Come negli abiti, così nelle costumanze la trasformazione è notevole. Chi visitasse ora i Morlacchi credendo di assistere alle strane cerimonie nuziali descritte dal-1’ abate Fortis nel 1788, resterebbe con molta della sua curiosità mal soddisfatta, come se viaggiasse i Confini Militari dopo aver letto le descrizioni del Perrot. Le donne non si nascondono più ai forestieri, e baciano con meno ingenua sommissione i loro compatriotti.