338 IL MARE UMi ARO-CROATO. moso nido degli Uscocchi. È ora una borgata, fortezza naturale, sporgente da una secca e nuda scogliera in mezzo a un paese, come tutte quelle coste affatto brullo, ma che al principio del secolo XYII era coperto di folte boscaglie. Che P Austria, pure fingendo di reprimere gli eccessi degli Uscocchi, tenesse loro ordinariamente il sacco, non v’ ha dubbio : giacché gli uomini da fatti (la forza effettiva come diciamo noi) non furono mai più di seicento. In compenso, erano regolarmente ordinati in tre categorie : duecento stipendiati, al soldo nominale dell’ Imperatore, divisi in quattro compagnie comandate da quattro yai-vodi ; — un centinaio di casdlini, ossia cittadini di Segna, che trovavano opportuno di guadagnarsi nelle prede miglior parte che non colla semplice tolleranza ; — e un numero vario di venturini, ossia vagabondi d’occasione, provenienti dalla Turchia, dalla Dalmazia, dalla Puglia, oltre i fuggiaschi dalle galere di tutto il Mediterraneo. Oltre le .spedizioni straordinarie, uscivano regolarmente in corso per Pasqua e per Natale con flottiglie da quindici a venti velocissime barche. Alle spese dell’ armamento contribuivano tutti i Segnani, anche i preti e le donne ; e, come in qualunque altra meno disonesta operazione mercantile, si dividevano proporzionalmente il bottino. Le loro donne menavano vita allegra : appena