‘200 LA GUERRA ALL’ ITALIANO. sero singolarmente difficile la situazione degl’italiani in Dalmazia : questi fin allora usavano compiere i loro studi nel Veneto e specialmente all’ Università di Padova ; furono allora costretti a rivolgersi alle Università tedesche ; l’Austria per allora mantenne P italiano come lingua ufficiale della Dalmazia, ma prese in sospetto il partito autonomo, nel quale dubitava prevalesse quello spirito antiaustriaco che già viveva e vive fra gl’ Italiani di Gorizia, di Trieste e dell’ Istria. Parve al governo di Vienna più sicuro favorire il partito croato, al quale non tardarono ad aderire tutti quelli che hanno bisogno del favore governativo. E però mentre nella dieta dalmata del 1861 c’erano ventinove deputati del partito autonomo contro tredici croati, questi nel 1871 raggiunsero il numero di ventotto e poi diventarono la maggioranza. Quindi il serbo-croato diventò lingua d’insegnamento nelle scuole, fu ammesso ai tribunali (dove anche ora si adoperano le due lingue con grande imbarazzo dei giudici, degli avvocati e dei protocollisti) ; quindi fu decretato che fosse necessario conoscerlo per essere ammessi ai pubblici impieghi. I marescialli Rodicli e Jovanovic, tutti e due slavi, furono successivamente inviati al governo della Dalmazia con mandato di servire il partito croato, mantenendo solo apparente la neutralità e,