li scarso salario per costruire in Bosnia le case e le vie.— Mi pareva quindi interessante verificare la tisonomia di regioni dove già da otto anni si è piantata la bandiera austriaca col mandato europeo di sostituire i benefizi della civiltà alla barbarie orientale. Hammentavo che da secoli Vienna aveva l’occhio, e che più volte avea steso la mano su quelle province: che fra le altre, Eugenio di Savoia, in un ritaglio d’ autunno fra una campagna e l’altra, aveva percorso con facile ed effimera vittoria la strada dalla Sava a Serajevo. Volevo dunque vedere come ci si ritrovasse la Vecchia Austria in questa nuova casa, aggiunta al suo variopinto impero, dopo avere per occultarla dovuto adoperare non meno di settantainila soldati. Dai libri quasi nulla potevo^ricavare : quelli che scrissero per aver veduto quei jmesi sono ben pochi e quasi tutti anteriori all' occupazione austriaca. L’ Yriarte volle scrivere Ixt Bosnia e f Erzegovina durante Vinsurrteionr: gli si deve supporre la disposizione di aver voluto trattarne coll’accuratezza adoperata nel descrivere il Montenegro, più tosto che colla superficialità della sua Dal maria e le inesattezze prodigate all'/tfrt« : ma, per le vicende militari, egli non potè penetrare più addentro di Banjaluka, c fu costretto a compilare la maggior parte del libretto sulle informazioni di Belgrado.