128 gli lascia il bicchiere non riempito e volta il suo capo dalla parte opposta di Mujo. Casi simili generano ordinariamente lì per lì odi « vendette formidabili. Per limitare nella misura del possibile gli effetti disastrosi di questi odi, la vita patriarcale della montagna, sprovvista di un governo centrale e forte, e senza una organizzazione armata di gendarmi o di soldati, ha provveduto per mezzo di legami o alleanze fra individuo e individuo e tra famiglia e famiglia. Fra individui codesta alleanza si forma per mezzo del probatinato di cui ho già parlato sopra ; sebbene a Puka, per es., leghi anche le famiglie tra di loro ; si scelgono naturalmente sempre i migliori, i più forti e i più leali. Tra famiglia e famiglia (e anche in questo caso la scelta procura di esser sempre tra le più forti) tale alleanza è costituita da un legame artificiale nella cosidetta ìmmbarija dei capelli. Quando un bambino ha raggiunto 1’ età che convenga tagliargli i capelli, chiamano uno della famiglia con cui si vuol stringere alleanza, e con riti particolari, fanno tagliare una ciocca di capelli sulla fronte al bambino e la festa è coronata da un pranzo. Si fanno il hum-bdr e la ndrìkulla piccoli regali : il compare con denaro, la comare con qualche abito. Da quel giorno Sii Njoni (S. Giovanni) è entrato in quella famiglia e il rito con le sue conseguenze sociali fu considerato come sacro. Il probatinato è più forte della kumbarija perchè rende fratelli. Con un altro mezzo cercano inoltre stringere legami di parentela e di potenza, coi matrimoni, ciò che serve anche a calcoli economici. Certamente anche questo criterio dominante nella catena degl’ interessi vitali della famiglia non fu ultimo a determinare la condizione della donna socialmente inferiore a quella dell’ uomo. La donna secondo la legge del kanU non è padrona di scegliere il compagno della sua vita. Essa si deve piegare alle esigenze sociali della famiglia. Gli usi della montagna hanno finora assolutamente esclusa la sua libertà di scegliere. Il suo destino molte volte è stato fissato fino dalla culla. Nelle rapsodie generalmente è il padre che decide la sua sorte, e solo una o due volte si presenta il caso che egli rimetta la scelta dello sposo al suo arbitrio ; anche Mujo e Halili giurano di non dar la sorella Kune se non a chi essa scelga.