165 ascolta da lui. Anche nella lahuta più lontana dal confine si sente però sempre l’eco lontano della guzla slava. Quel che distingue soprattutto l’albanese dallo slavo nella composizione e nello stile dei canti, è 1’ estrema vigoria dei primi di fronte a quel certo che di sentimentale e di soave che mai non si scompagna dai secondi, poiché lo slavo anche nelle scene di sangue e di potenza così nel verso come nell’immagine e nel sentimento è sempre delicato e quasi romantico. Quanto più insomma noi venendo dalla Jugoslavia ci inoltriamo in terra illirica fra Dibra Peja e Podgorica, sentiamo come terribili fremiti di formidabili sentimenti. Ciò si avverte anche dalle forti disuguaglianze nel verseggiare che non dipendono soltanto dal fatto che il decasillabo non è il verso nazionale epico dell’Albania, ma da quella disarmonia e intimo contrasto che c’è in fondo all’ anima albanese del rapsodo. Invece lo slavo nel verso è quasi sempre impeccabile e di una fluidità monotona sì, com’ è monotona la guzla e la sua sorella la lahuta, ma che è in perfetta armonia con l’anima del cantore (*). Tali sono le conclusioni a cui son arrivato con un lungo pazientissimo lavoro di indagine e di confronto. Non sarei leale verso chi segue questo mio studio se non cercassi di confermare con qualche citazione quel che ho affermato. Dirò prima delle testimonianze dei molti rapsodi di prima qualità e di regioni diverse che ho interrogato a più riprese sulla origine delle loro canzoni, e poi citerò versi e brani dalle rapsodie slave, bastando, per le albanesi, quel che si è già veduto nei capitoli precedenti e quel che pubblicheremo come saggio di questa splendida letteratura. Testimonianze di rapsodi. Dobbiamo rivolgere prima di tutto ai rapsodi stessi l’interrogazione : dove e da chi avete voi sentito le canzoni che ci cantate ? poiché è certo che non le hanno composte essi medesimi. Non è che la testimonianza del rapsodo sciolga definitivamente la questione, (*) Noto invece che vi è maggiore somiglianza anche nel carattere e nelle costumanze fra Montenegrini e Albanesi. Si legga anche il capolavoro di P. Pe-trovic Njegus: Gorski Vijenac e ci si troveranno molte più analogie con le canzoni rapsodiche albanesi nell’espressione della lotta, nella satira, nella mitologia e superstizioni che fra le rapsodie slave e le albanesi.