80 Non ci fermiamo su questa parola che il rapsodo ha preso da Scutari e poi l’ha applicata ai Balcani dei sec. XVII, ma vediamo piuttosto di quali farmachi allora si servissero per guarire le malattie. Una medicina ideale poiché serviva per tutte le malattie era il latte della madre di un certo Adèm: è Gjergj Pllumi che ce lo racconta. Alle volte però si ricordano di qualche rimedio più pratico e più naturale ; così per far rinvenire una sposa caduta in svenimento, la spruzzano con un bicchier d’acqua : meno male ! Per quel che riguarda la chirurgia sembra che si fosse più progrediti poiché vanno alla farmacia e comprano tela e cotone per fasciare : operazioni che i rapsodi hanno potuto vedere tante volte agli ospedali di Scutari oppure fra gli inviati della Croce rossa o gli ufficiali delle missioni estere ; niente di più facile. A Mujo però rimasto cieco per la morsicatura improvvisa di una delle tre serpi uscite dal ventre di Sejàn Ivani i dottori trovarono subito un rimedio efficacissimo : presero un’ orsa, le strapparono un occhio e lo piantarono ancora palpitante di vita nell' occhiaia rimasta vuota del-1’ eroe, e nessuno pare si sia accorto di quel cambiamento, tanto l’operazione era riuscita a meraviglia, e tanto la testa di Mujo doveva somigliare alla testa di un orso o la testa dell’orso a quella di Mujo, che fa lo stesso. Testa dai capelli folti e dai mustacchi lunghi, che quando fu in carcere e non se li potè tagliare gli fecero il capo come di un dash galàn (montone nero) e i mustacchi e la barba lunghi fino a toccar la terrà, così che Ymèr dovette farsi dare un rasoio (Irisk) per rendere il padre un po’ più simile agli uomini. Nel giudicare del senso che bisogna attribuire a certi dati di cultura civile che compaiono nelle rapsodie, bisogna sempre aver presente che eccetto alcuni elementi tradizionali che non hanno nulla a vedere con lo stadio moderno di civiltà, tutto il resto sono inconsapevoli interpolazioni che fa il rapsodo da quanto ha conosciuto al contatto con la città o coi forestieri. Così per es. quando un rapsodo ci presenta una sposa vestita « alla franca », o ci afferma che i kreshnikè lahen me sapùn (si lavano col sapone) o che il kovàg ha tagliato con la lima le catene di Mujo incarcerato, a la franka <;ika kenka veshé lahen me ujé e me sapun