Vili. Origine delle rapsodie. E un problema molto semplice se si tratta solo nelle sue grandi linee. Infatti abbiamo nelle rapsodie albanesi a fondo storico e romanzesco dei tipi paralleli e identici nei loro elementi fondamentali, coi vari cicli che si sono perpetuati nei canti dei paesi limitrofi della Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro. L’ origine storica di questi canti, per quanto risulta dal loro contenuto, si deve riferire alle epiche lotte o gesta eroiche combattute nelle regioni di confine da Zara, alla Croazia e fino a Budapest fra Turchi (assalitori) da una parte e Slavi dall’altra. Non che gli Slavi sieno stati di fatto gli unici avversari dei Turchi, ma dai canti appaiono di fatto solo questi dalla parte dei Cristiani, e gli altri appaiono solo indirettamente e lontanamente. E quando si parla di Turchi non s’intende che sieno solo gli Asiatici, anzi per lo più si presentano solo gli apostati (Slavi anche questi i più, con qualche Albanese : per es. Arrnaut Osmani, e con qualche indeterminato arabo : Haràp). Questo giudicando dai canti almeno per quanto sono a me noti di sulle raccolte slave e albanesi che posseggo. L’argomento storico o quasi-storico e l’inquadratura geografica dimostrano con la loro identità che identica dev’ essere stata la comune origine di tutti codesti cicli. Non è pari l’ampiezza dei cicli di cui trattano le canzoni albanesi e le slave. Queste hanno più vasti orizzonti e ciò dimostra che non tutti i cicli cantati dagli Slavi entrarono in quei con tatti slavo-albanesi che hanno resa possibile nelle regioni di confine l’apparizione dello stesso materiale rapsodico in due lingue così diverse tra loro. I primi focolai di questa meravigliosa fioritura poetica,