38 scorrerie. Anche di queste ordinariamente il campo sono le monta gne o bjeshke che circondano Jutbina e il confine con lo Shkjau sembra che sia proprio lì vicino, poiché é detto invariabilmente che il nemico ci si trova in attesa di combattimento e gli scontri sono quasi si può dire di tutti i giorni. Le residenze dei re, però, o dei capitani sembrano essere più o meno lontane a distanze non mai determinate soprattutto quando si pensi alla prodigiosa velocità dei cavalli di battaglia. La regione è certamente montagnosa poiché tutte le strade passano attraverso valli (lugjet e verdha, grykat e Kushevès, Klysyra e zeze), boschi (ashti i Skerbotush'ès) e soprattutto si nominano continuamente le bjeshke (montagne aride, bjeshket e thata) con alte cime, verso le quali salgono gli eroi a spiare il nemico o stare in vedetta aspettando la sórte o parlando con le Ore all’ombra di grandi alberi lasciati perchè vi meriggi il bestiame (■mrrizet e medhaja). A traverso tali paesaggi che hanno l’aria di luoghi primordiali appena usciti dal caos e dalle mani di Dio e che pur mantengono tipicamente l’aspetto delle Alpi dinari che. i kreshnik'é si spingono in groppa dei loro alati cavalli, passando sopra i gioghi asprissimi come se fossero argini di terra opposti ai salti di addestramento, fin verso le bianche città della costiera, come Seje (Senj) e Zadra. Un poeta anzi, Gjergj Pllumidi Thethi, certamente fra i più abili e i più intelligenti, sa dirci della Primore (Primòr, o storpiando, Mori, mexkè prej Morii, confine del Mori), dove passa il drumi e Evropes, la strada dell’Europa; ma è unico a dirci questo e si comprende come lo possa sapere quando egli ci confesserà di aver preso alcuni canti dai Montenegrini, con l’aiuto di un interprete. Non tutto però è assolutamente montagnoso; Kotòrr (che non penso sia Càttaro, ma Kotor varos croata) è in pianura, come nel piano si trova Zadra e sorge pure la Klladusha di Mujo senza dire della fusha e Magjarrit, la grande pianura ungherese. Si accenna frequentemente al mare, senza però mai nessun orientamento, comé non si sa mai nulla dell’ubicazione delle città se non in quanto se ne può arguire fino a un certo punto la distanza. Che la fusha e Zadranit si trovi proprio in riva al mare, chi lo potrebbe indovinare, se non pensando a Zader, Zara ? Dal mare come arriva l’Haràp i zi, così arriva anche il bajlòz e alle volte gli stessi eroi del ciclo di Mujo, i due fratelli in particolare, hanno bisogno di spingersi in mezzo alle acque marine in groppa ai loro destrieri o vi si affacciano a spiare la nave (xherrn), ferma, si direbbe, in