93 esser antropomorfici in tutto simili alle semidivinità del mondo classico. La leggenda e la favola poetica non ragionano sulla loro natura e sulle loro qualità, ma ce le presentano operanti, e pertanto solo dalle loro opere noi possiamo dedurre quello che veramente sieno. Sono visibili perchè hanno un corpo, ma possono anche rendersi invisibili all’ occhio umano ; come esse possono occultare la loro presenza non ci è detto ; certo hanno la virtù prodigiosa di portarsi da un luogo all’altro come se fossero spiriti e il loro corpo ha la virtù dell’ impenetrabilità, poiché possono abitare nel masso di una roccia (shkam). D’altra parte però in caso di insidia tesa loro da un guerriero o di conflitto, non sanno sottrarsi col semplice scomparire e rendersi invisibili. La loro potenza è sovrumana ; però un guerriero di straordinaria potenza può domare l’una o l’altra, può ferirle, può far loro violenza. Così avviene alle Ore e altrettanto alle Zane. Non si ragiona mai sulle loro qualità di spirito e di mente ; sulla loro scienza si fa capire semplicemente che possiedono una intuizione speciale relativa ai destini delia vita umana : sorte, pericolo, fine. Hon vi è nulla che le metta in comunione con un mondo soprannaturale, per mezzo della scienza o per alte loro finalità ultraterrene, nò ; il loro mondo è puro e semplice rispecchiamento della vita naturale (terrena e umana) con un accrescimento straordinario di potenza. E un mondo intermedio fra Dio e la natura con l’uomo, a base però di elementi del tutto naturalistici ; un mondo quasi occulto e invisibile, del quale non si conoscono nè le origini nè i destini. E ovvio pensare che codeste creature misteriose sono state create dall’immaginazione che vuol rendersi conto di certi effetti non ordinari della vita e della sorte dei mortali e d’altra parte non vuole, piuttosto che non possa, ascendere più in alto. Non discutiamo fino e qual punto e in qual maniera tutto codesto groviglio di credenze si riallacci a reminiscenze di qualche grande religione, e come ne costituiscano la deformazione. Simili creazioni quasi religiose si trovano nel fondo di tutte le mitologie e posson essere i resti di un vero e proprio politeismo naturalistico. Ciò è troppo comodo al pensiero del volgo. Esaminiamo gli attributi che dà loro il canto delle rapsodie (i). (2) Idee religiose in Coll. Sird. Il kaurr pel turco è il cristiano, e come fra i cattolici anche lo slavo è denominato con spiccato senso religioso, shkjà, così anche pel turco kaurr non