120 nica legge di solidarietà e di difesa sociale. Nel campo domestico, si rivela alle volte, non sempre, quella virtù speciale e sincera della razza nell’amore e nella difesa dei sacri diritti della vita e dell’onore nella prima cellula della società. Vi è sempre dominante il problema del sesso femminile. La donna delle rapsodie fa una meschinissima figura ; poche sono le virago forti, pure, sublimi nello slancio eroico, pieno di dedizione e di amore che si sacrifica, delle loro virtù ; pochissime le spose fedeli e di buon senso ; più rare ancora le matrone austere che con la loro assennatezza e con la loro autorità, che non si è mai lasciata calpestare nè contaminare, dirigono anche gli animi degli eroi. Al contrario la donna che vi è descritta è generalmente vana, leggera, curiosa, astuta, infedele, traditrice, indiavolata, tanto che madre, sorella, sposa, figlia son ipocrite imbiancature di sepolcri pieni di marcia, e tradiscono il figlio, il fratello, lo sposo, il padre non solo con glaciale noncuranza, ma col sarcasmo dello scherno nel linguaggio. Insomma la donna con varie tinte e gradazioni diverse è quasi sempre al fondo delle liti, delle contese, dei tradimenti e dei conflitti che turbano e sommuovono senza mai nessuna tregua la vita. In pochi casi di eccezione la donna rivela un fondo magnifico nell’intimità degli affetti domestici, quel certo che di cristiano anche in creature che non lo sono nella credenza, che è o almeno sembra in assoluto contrasto con l’abbruttimento asiatico della donna nutrita negli harem. Allora come tutto è bello e sereno, e come sembra di respirare a pieni polmoni in un’ aria profumata di primavera, e nella tranquilla visione di scene indimenticabili. Ma son fiori molto rari. Al contrario il ratto della donna è frequentissimo ; gli amoreggiameli sono improvvisi e impetuosi, Se non che un certo senso di fierezza e di riserbo, d’accordo perfettamente con la tradizione eroica delle canzoni, non permette mai al rapsodo di scivolare in lubriche descrizioni di non frenata concupiscenza. Il linguaggio libertino e l’oscenità della descrizione sono proscritte, salvo qualche intemperanza in rapsodi troppo leggeri che son rara eccezione ; certo la differenza fra le rapsodie e i canti di heng o di nozze è radicale. Riguardo al sesso la vita si manifesta però in modo del tutto naturalistico, salvo i freni imposti dalle necessità o virtù domestiche e sociali. La legge tradizionale delle montagne albanesi è il kanu, vale a dire un sistema primitivo di legislazione sulla base etnica e sociale