44 donna, che d'altronde ha una larga parte nelle canzoni, se non tradisce, e molte volte anche quando tradisce, deve servir solo a manifestare la superiorità e la potenza deir uomo. Mujo, in codesta sua quasi pienezza eterna di età e di gagliardia gigantesca, ci è presentato sotto un aspetto fantastico : M’a ka shtatin sa ’i lisi me rrema, i ka musteqe sa dy desh hagjana, e i ka vetulla sa dy shtjerra galana. (Kanga e Smilaliq Alijs) Ha il corpo (la statura) come una quercia coi rami, i mustacchi come due montoni neri, ha i sopraccigli come due agnelli neri. Non fa meraviglia per conseguenza che Halili rimproverasse il tatàr di Costantinopoli mandato dal Sultano con una lettera a Mujo, quando giunto davanti agli Agaj interroga quale di essi fosse Mujo, dicendogli: ma come, pezzo d'asino, non l’hai subito riconosciuto alla taglia e all’ aspetto ? Pel resto nella biografìa dell’eroe, non è certo facile stabilire la successione delle sue gesta, successione che si potrebbe arguire unicamente dalla scomparsa successiva degli avversari che egli abbatte ; se non che tali vittorie coronate da simili scomparse, dipendono soltanto dalla simpatia e dall’ arbitrio del rapsodo che lo canta essendo vero qui come nei canti o rapsodie slave che i turchi esaltano i loro eroi e li fanno sempre vincere o almeno li salvano dalla morte mandandoli, tutt al più, in prigione, come gli slavi o meglio ortodossi (intendo parlare dei rapsodi montenegrini o delle regioni di Kosovo) fanno il simile dei loro campioni (cfr. Narodne junacke pjesme iz Bosne i Hercegovine. - Sarajevo 1925, p. 7 dell’ Introd.). Vero è che Mujo sia pur quanto si voglia ferito, vinto o gettato in un fondo di prigione a marcire, non muore mai, o, finalmente, se muore è fatto risorgere invariabilmente dai Musulmani, e anche nei canti albanesi d’ispirazione ortodosso-slava, per quanto a me consta, non è fatto mai scomparire in seguito alle sue disavventure. Dalle canzoni possiamo arguire con certezza due altre date. Mujo è vinto e si trova in carcere poco dopo il suo matrimonio, poiché gli nasce un figlio, Ymèr, proprio durante la sua prigionia, e vi si trova ancora quando il fanciullo ha raggiunto