149 Si vede manifestamente che l’intento del rapsodo era di mettere in evidenza la forza ammaliatrice della canzone accompagnata dal canto della lahuta, poiché il re che non poteva chiuder occhio dai timori che l’avevano assalito, a quel suono si tranquillò perfettamente e fu preso da un tal sonno che parve un corpo morto. Si rinnovava la scena di Davide e di Saulle. Ora s’ immagini come tutto questo avviene nel decoro di una natura meravigliosamente bella, con le sue cime fulve di pascoli o coperte di foreste, con quelle valli lontane e solitarie dai nomi strani, anch’essi evocatori di fantasie indefinite, con quei fianchi e quelle pendici verdi o disseccate, con quelle sorgenti di acque fresche e zampillanti, con quegl’ incontri pieni di avventure, con quegli esseri sovrumani che formano un mondo occulto di grandi e svariatissime passioni, e voi avrete un’ idea della magia potentissima di questa poesia rapsodica, uscita dal profondo di fantasie e di sentimenti (animi) in cui non •ci sono calcoli, nè artifizi, nè sferzi di finzione e di invenzione poetica dove questa non c’ è. Non ci si trova e non ci si può trovare la stanchezza di una civiltà che invece di ravvivare le sorgenti della poesia ne ha corrosa e consumata l’anima stessa. Aveva ragione il Leopardi in questo punto di lamentare la scomparsa della poesia dal mondo geometrizzato dai convenzionalismi di una civiltà ammalata costretta a ritornare eternamente su sè stessa per divorarsi. Anche nella poesia rapsodica vi sono dei convenzionalismi simbolici e quasi religiosi, ma sono formolo numeriche piene di misteroj vi è l’armonia delle cifre che sono alla base del mondo e hanno mistici rapporti coll’ infinito. E una poesia virtuosissima, e come tale potentemente sentita da animi e da immaginazioni che la sobrietà, la sofferenza, la lotta continua con tutto e con tutti, ha reso vivissime e intelligentissime. Non è da credere però che dal punto di vista estetico le rapsodie si equivalgano. Ye ne sono di grande valore, ve ne sono che non contan nulla o ben poco ; ciò dipende dalle qualità estetiche del rapsodo, dal suo genio particolare, dal modo con cui quel tal canto si è venuto perpetuando a traverso la tradizione orale. In uno stesso canto vi sono dei brani che ripetono press’ a poco motivi comuni e tradizionali, e vi sono dei brani d’una originalità straordinaria. L’intreccio il più delle volte è semplicissimo ; il canto corre asciutto asciutto, senza particolari, senza passaggi, con uno schematismo da sommario ; altre volte si amplifica in vaste scene