42 tutte le circostanze di rito in fatti simili, sono messi in scena come protagonisti proprio i due fratelli Mujo e Halili quasi che si trovino nel proprio paese insieme con la madre, e per acchiappare finalmente i due cub si mette in movimento l’esercito regolare, si mandano telegrammi ecc. ecc. Ma in un canto simile che del resto non ha nessun pregio sebbene sia narrato da un montanaro di Selce, gli anacronismi son troppo evidenti, ed è troppo evidente la stranissima trasposizione della patria dei due malcapitati briganti. Vero è che il montanaro non_ha potuto dimenticare i nomi e le gesta di quegli eroi, per cui in un canto di puro carattere locale, albanese, ha introdotto reminiscenze del ciclo rapsodico. Dobbiamo pertanto concludere fin d’ora che dalla materia storico-leggendaria delle canzoni e dallo sfondo geografico della guerriglia, che forma il sostrato di tutti codesti canti ciclici, non è assolutamente possibile arguire l’origine o prima forma albanese. Cerchiamo ora di stabilire, sulla scòrta dei canti, gli elementi biografici, e quella qualsiasi specie di ordine gerarchico che ci potè essere fra codesti eroi ; entriamo prima nel campo turco che sembra abbia avuto le preferenze e le simpatie dei rapsodi albanesi. Conosciamo già i due fratelli Mujo e Halili, col figlio di Mujo, Ymèr (Omèr) e i loro trenta compagni, gli Agaj di Jutbina. Chi è codesto Mujo? E’ un personaggio noto, oltre che alla leggenda, anche alla storia delle lotte di confine turco-slave del sec. XVII fra il 1620 e il 1680 (Krauss). Gli Editori della Bosanska Pjesmarica aggiungono (p. 129) che i due fratelli eran nati in Erzegovina e che la madre non potendoli mantenere li mandò al fratello a Udbina nella Lilia. Se non che più tardi a motivo del carattere rissoso di Mujo, per ordine di Mustajbeg dovettero ritirarsi a Kladusa rimasta allora abbandonata e deserta. Appartenevano con quattro altri fratelli (p. 134) alla stirpe degli Hrnjica, e il Martic-Jukiò notano a p. 129 che le imprese di cinque fratelli, fuor che di Mujo, correvan tutte, nei canti bosniaci, sotto il nome di Halili. Tali sono in poche parole, gli elementi storicamente certi intorno ai fratelli Hrnjica. Quando se ne impadronì la leggenda, fece, soprattutto di Mujo, dei tipi immortali. Se si tiene presente l'idea espressami da Gjergj Pllumi, già ricordato sopra per uno dei più abili artisti della canzone montanara, che i Ireshnilce sieno fin dal principio del mondo, non dovrà punto recar stupore quel che i canti raccontano delle loro gesta strepitose e delle loro avventure a cui prende parte