152 sue armi il re della strada che collega la città dei Sultani con le città dei Re. Così nel canto di Krajli Kapidani, questo despota pensa e scegliersi 30 compagni per le sue razzie, e il rapsodo si ferma con amore a descrivere le circostanze di tempo e di stagione : e kùr te dalin vera, dalet e bardhe ! e te ngìhet sharani me dushk e me bàr, e kùr te bàhet kingji per me u pjeke, e kùr te dalin bacicat ne bjeshke, kam me i zgiedhe 30 harambasha ; e quando giunga la primavera oh giunga felice! e il cavallo si sazi di fronde e d’erba, e l'agnello sia fatto per essere arrostito, e che la massaia salga verso la bjeshka, sceglierò SO compagni di ventura. Altrove si accenna con maggior precisione 1’ arrivo della stagione propizia : kùr ka ardhe i Shc Njergji, ardhet i bardhe, e u ngì shari me dushk e me bàr ; quando venne S. Giorgio, oh venga felice! e si saziò il cavallo di fronde e d'erba, ecc. Molte volte è indicata con felicissime frasi nel loro atticismo laconico, l’ora in cui si svolge la scena; ecco per es. Arrnaut Osmani in via verso Cattaro : e ne bjeshke te Kotorrit kùr kà dale, dielli leu, rrezen e leshoi ; e quando arrivò alla bjeshka di Kotor nacque il sole, lanciò il suo raggio rispecchiante quasi 1’ ora primordiale del mondo. Il rapsodo sembra bearsi nella visione della luce e del mondo: shum e bukur àsht dalé kjo drite, mal e fushe dielli po e shdrite ;