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Come Mujoècapo	Agaj à\ Jutbina, così dalla parte dei re
c’è l’uno o l’altro capitano che capeggia una banda di altrettanti bajlòz o harambàsh. Parimente come oltre gli Agaj vi sono altri guerrieri che passano anch’essi sotto il nome generico di kreshnìk, così sotto i bajlòz ci sono soldati e haidùt in numero indefinito. Veramente dalla parte dei Turchi abbiamo una più rigida e precisa inquadratura di bande o di squadriglie guerriere: Mujo e Halili, capi, o considerati come tali se non giuridicamente, almeno per valore, poi gli Agaj, a cui possono eventualmente aggiungersi altri guerrieri sotto il titolo generico di kreshnìk ; nel campo avversario abbiamo il kral o kapidàn che è il capo di una ceta (banda) di baloza, e posson avere al loro seguito un numero indeterminato di Shkjé, che, per far apparire la loro debolezza di fronte agli eroi turchi, son quasi sempre di alcune migliaia e certo di parecchie centinaia. Fra i nomi più rinomati di capitani sono Galàn Kapidani, Buhòv Kapidani, Gjuro Kapidani, Kreshti Kapidani, Behùr Kapidani. Dei re son nominati in particolare il krajli i Kotorrit e i Zadranit (Zara?) Krajli i Matit1). Anche questi son naturalmente in virtù del loro potere regale, capi dei bajlòz. Altri nomi di eroi e di guerrieri si avvicendano come magiche proiezioni della fantasia popolare sulla tela di questi canti; alcuni di essi hanno piuttosto il carattere di haj lùt che lottano o fanno imprese per conto proprio quantunque vi sieno dei personaggi che devono il loro soprannome al fatto di essere capi di briganti; per es. Pavle e Giuro Haram-bashi, o capi di hajdìit. Fra questi guerrieri di carattere più o meno indipendente, non c’è nessuno che abbia un’assoluta preponderanza, capace, come in Mujo, di trarsi dietro le schiere dei compagni. Assistiamo sempre insomma a fatti d’arme isolati, imposti dalle circostanze, non mai dettati da una grande idea collettiva, o sono imprese personali non aventi neppure il carattere di episodi. Rinomatissimi sono i sette o nove fratelli Jovanaj, Filippo il magiaro che apparisce in un canto come re, Sejàn Ivani, Smilalìq Savi, il Magiaro che viene dal mare, Husko Gradaniqi, Ban Sadir lì, Balòz Sedevini, il Balòz delle montagne, il Balòz del mare ecc. ecc. Accanto a questi vi è pure un certo Musà Qesexhija, che dal nome appa-
     (*) Si dovrebbe pensare al Matja, ma qual re ci fu mai nel Matja? e poi il canto è una variante della sfida mandata al Sultano da Filip e Magjari : me mt dale ne mejdàn, e il Sultano invia Gjergj (Gerz) Elèz Ali.