144 Con quali idee potremmo noi, del secolo ventesimo, in mezzo a un mondo che non solo con tutta la sua cultura non ha rinunziato al dominio della forza, ma la innalza a una legge suprema di vita e di civiltà corroborandola con tutti i mezzi dell’ arte e del pensiero, con qual criterio, ripeto, potremo condannare il piccolo móndo delle rapsodie, e con qual senso umano potremo scagliare contro quegli uomini di tre o cinque secoli fa le frecce del nostro disprezzo e della nostra indignazione?