102 abilità femminile cerca indurre una dopo l’altra le tre sue padrone a svelare dove si trovi il secreto della loro forza. Le due maggiori, le più anziane, si liberano di quella domanda importuna con una risposta pronta e decisiva la quale fa comprendere come fosse presente forse anche solo istintivamente allo spirito delle due potenti, il pericolo di una simile manifestazione. Se non che l’insistenza così dolce, così insinuativa, della sposina, riesce a commovere la Zana minore, la più giovine, che le fa sapere il secreto della forza delle tre Zane esser tenuto da tre bianche capre selvatiche : tri dhi té bardha nè zaje tè mèdhaja, po m’ i kan brìnat prej dukatit, kto tri dhi kush me na i ^arté, né forcadet na mbarojnè ; tre capre bianche nei grandi greti, hanno le corna d’oro, chi riesce a uccidere queste tre capre, a noi toglie la potenza. Mujo non ha bisogno d’altro ; ritorna a Jutbina, prende 30 giovani con veltri e con levrieri e va alla caccia delle tre capre finché riesce a catturarle vive. Le Zane si sentono perdute e subito vengono a patti con l’eroe, il quale per restituire le capre, le costringe a restituir vivi i 300, e a legarsi con la lesa di Dio, a non infligger più a nessuno punizioni così terribili : . . . ’ i besè nè Zotin me dhànè . . . tjeterkènd mos me zanue.....; besen e Zotit Mujit i a kan dhànè, nusen e krushq i shèndoshen tè tanè; dar la 'parola di Dio .... di non più ammaliare nessuno.....; e diedero a Mujo la parola di Dio . . . la sposa e i paraninfi li resero sani e salvi. Lo stesso dramma lo vediamo svolgersi anche in una variante della rapsodia del matrimonio di Halili : i paraninfi quando passe-