61 te gjith hagrepét mishin i a hane, edhè deri sot mbas tij s kemi shkue as lufte per to s keme mu'jtè me bà. Taci, Mujo, che Dìo ti ammazzi ! poiché da quando sei diventato nostro capo, Dio ci ha fatto andar tutto a rovescio, poiché sai dove abbiamo Budalin Tali che da sette anni il re ce l’ha preso, e ce l’ha messo in quel carcere profondo, lì ci sono canne e palude, e lì ci sono serpi e scorpioni, e l'acqua vi è fino alle spalle, e tutte le serpi gli succhiano il sangue, e tutti gli scorpioni gli mangian la carne, e fino a oggi non ce ne siamo curati e non abbiamo potuto mover guerra per lui. Quest’ ultimo verso si deve intendere, com’ è ovvio, nel senso che i compagni di Mujo non hanno potuto far nulla per liberar Tali per colpa di Mujo stesso, altrimenti nel contesto la frase non ha senso. Questo che osserviamo per i Turchi, secondo il concetto delle canzoni, vale egualmente allo stessissimo modo per tutti gli altri, kreshnike, hajdùt, e anche per gli avversari, Re e Capitani e baloza. Anche questi sono vanitosi, millantatori, capricciosi, impulsivi, vendicativi, gelosi, crudelissimi. Del resto anche per quel che riguarda la kaurri o Shkjeni dove sono i re e i capitani, secondo la rappresentazione del mondo e il concetto della vita che si son fatti i rapsodi, le condizioni sono su per giù identiche. Il kral che sta in capo a tutti, è un semplice primus inter pares ; inoltre vi è la stessa aristocrazia dei 30 compagni del re: condizioni simili con simili circostanze formano anche simili caratteri. Del resto il rapsodo della montagna albanese che conosce il genere di vita, simile al suo, dei suoi vicini i montenegrini, da cui del resto ha ricevuto molti elementi delle sue canzoni, se non anzi ha ricevuto parecchie volte le canzoni stesse, non avrebbe potuto trasportare, anche volendo, nella Lika, caratteri, abitudini e costumi diversi. Fra questi re ce ne sono di diverso carattere e valore. Qualcuno fa una figura singolarmente meschina, come il re Dusan (falsa