108 La musa popolare delle rapsodie attribuisce una potenza speciale al kopìl o illegittimo o bastardo. Milos nato dal connubio violento di un uoriio-drangue e di una pastora delle montagne di Priz-rend, è raccomandato dalla Ora che l’aveva allattato alle sue compagne come un potente soccorritore in caso di pericolo. Sappiate, parla la Ora, che Milos Obilic, figlio del drangue è un hopìl, e pertanto in qualunque necessità o angustia vi abbiate a trovare, chiamatelo che egli accorrerà subito in vostro aiuto. E’ un’ idea popolare nell’Albania del Nord che veramente gli illegittimi siano particolarmente forti e intelligenti. Come il hopìl ha in sè qualcosa di portentoso nella potenza, così il qorr (il cieco) lo ha nell’intelligenza. Il Sultano in mezzo allo scompiglio creato a Costantinopoli dalla sfida inviata a lui da Filippo il Magiaro, si rivolge a un qorr per consiglio, e il qorr solo gli dà il giusto indirizzo di chiamare Mujo, Halili e Budalìn Tali. Del qiròs (tignoso) così caro alla favola, nei canti non trovo fatto cenno. La mitologia rapsodica ci fa passare dagli esseri ultraterreni a traverso l’uomo fino agli animali, che pure, come aveva fatto degli spiriti, fa partecipare, in senso inverso però delle Zane e delle Ore, alle qualità specifiche dell’uomo (*). In codesti canti di guerra non si parla mai del cane, bensì del cavallo. E’ il cavallo il fedele e potente aiuto del guerriero e che pertanto ha grandissima parte nella sua bellica fortuna ; ha una parte così intelligente che gli sono prestate alcune qualità specificatamente umane. Certo anche come semplici animali, sono di primissima qualità; il cavallo bianco di Mujo (il gjok nato con una stella in fronte), e il cavallo bajo (dori) di Halili sono quanto la natura ha fornito di più splendido nella loro razza. Del gjok di Mujo si celebrano con una canzone perfino i natali (Té lemit e mazit té Mujit), e mentre il padrone subirà pericoli e disavventure anche mortali, il cavallo le supererà sempre tutte e sarà custode vigilante, (*) Anche le vecchie hanno virtù speciali : Coll■ Sird. — Le vecchie indovinano quel che non riescono a indovinare gli altri e riconoscono come altri non può riconoscere, per es. la presenza occulta di Mujo tra i paraninfi. Nè sono dimenticati i Dijetarè: Coll. Sird. — E’ usanza di ricorrere ai diietarè (saggi) per risolvere que* stioni e conoscer cose difficili o misteriose.