-179­ « cuno purchè le sue truppe fossero dirette da Capitani di c( gran nome e valore» (1). Il Guglielmotti riproduce l'Ordinanza di battaglia per il 1654 che -riteniamo interessante riportare anche noi nell'ap­pendice al capitolo I. Amurat dispose su una linea le navi a remi e su altra quelle a vela, sperando di prendere in mezzo la flotta vene­ziana, ma il Mocenigo spinse a voga arrancata le sue galere ad investire i Barbareschi, che si allontanarono senz'altro. T e­mendo il Pascià di dover combattere colle sole navi turche si ritirò. Sopraggiunta la notte i Turchi spensero tutti i fanali e con questa astuzia riuscirono ad allontanarsi senza essere ve­duti e ritornarono a Metelino e quindi negli stretti. Amurat, lasciate le navi a vela dentro gli stretti, con 34 galere bene in ordine riprese il mare e diresse su Volo e di là, con abile manovra, sfuggendo la vigilanza veneziana, ap­prodò a Candia, sbarcò a Paleocastro soccorsi di viveri per le truppe combattenti e subito dopo rientrò ancora negli stretti. Il Mocenigo, già di età avanzata, tanto si addolorò per la riuscita sorpresa del nemico che morÌ poco dopo a Candia (2) lasciando l'Armata al comando del Provveditore Generale Francesco Morosini. Gli Ausiliari il 20 agosto lasciarono l'Arcipelago. Il Morosini decise di attaccare Egina dove il nemico aveva costituita una base di appoggio per le navi che -portavano i rifornimenti a Candia, vi catturò prigionieri e fece bottino di artiglieria. Egli occupò quindi Volo dove distrusse comple­tamente la fortezza e si impadronì di importanti provviste di viveri stabilitevi dal nemico e quindi si recò incontro al nuovo Capitano Generale Girolamo F oscarini che, nel mese di feb­ (I) C. TENTORl: Opera citata. (2) Il Mocenigo mod nell'agosto 1654 alla Standia sulla galeazza del Capitano delle. Galeazze Barbaro Badoer che lo aveva accolto al suo bordo perchè fosse meglio curat~. (Vedi «Rivista Marittima D, ottobre 1931 -Supplemento). Il Mocentgo fu una magnifica figura di marinaio e di combattente. Nato nel 1583 fino all'inizio della guerra di Candia non ricoprì che cariche civili. Nominato a 62 anni nel 1645 Commissario in Armata chiese di avere senz'altro il comando di una galeazza e si diportò con tale valore ed abilità che in breve divenne Prov­veditore d'Armata e poscia Provveditore Generale a Candia. Fu per due volte eletto Capitano Generale da Mar.