— 534 — Con i successivi invii di complementi di soldati e di materiale da guerra la brigata Savona aveva raggiunto una forza superiore a 8.500 uomini con 6 cannoni da 120 anni., 14 da 87 mm., e 16 da 75 man. Era però ancora troppo debole, se la città di Durazzo, dominata dai monti circostanti, costruita sulla riva di una rada aperta al mare e quindi non tenibile con forze navali, si fosse voluta mantenere come una minaccia sul fianco di truppe che intendessero marciare contro Valona. Fino dal 26 gennaio il ministro della marina aveva informato che quel porto sarebbe stato abbandonato appena ritiratine i serbi1; ed in previsione dell’imminente sgombero, il comando in capo dell’armata navale aveva predisposto in modo che i mezzi occorrenti per l’imbarco del presidio fossero pronti sul posto nel termine di 24 ore dalla loro richiesta. Nello stesso tempo aveva preparato un piano di protezione per prevenire l’eventualità di sorprese nemiche durante le operazioni d’imbarco, ed a tal fine aveva chiesto che anche nel settore dell’alto Adriatico fosse intensificata la sorveglianza sui movimenti 1 a Come si desume dal mio precedente telegramma, Durazzo non deve resistere ad oltranza, perciò deve èssere sgombrata dalle nostre truppe se e quando minacciata da forze nemiche superiori. Pregola prendere opportuni accordi con comandante corpo d’occupazione in Albania per staibilire preventive modalità evacuazione Durazzo nel caso.che questa non possa avvenire per terra». (Telegramma del 16 gennaio 1916 del ministero della marina al comando in capo armata).