— 414 — La marina dal canto suo continuò a mettere a profitto le magnifiche qualità del suo personale, sempre generoso, instancabile e pieno di slancio nelle emergenze più difficili; bisognava moltiplicare ancora il rendimento delle proprie forze nell’opera umanitaria e grandiosa nella quale eravamo impegnati. Condotti a termine gli sbarramenti di Valona, nonostante la penuria di torpedini, ne potè essere raccolta una quantità sufficiente per permettere alle navi Puglia e Pepe di posare due linee di protezione davanti a Durazzo nella notte dal 17 al 18 dicembre; un altro banco fu pure ancorato davanti a S. Giovanni di Medua. Contemporaneamente si accelerava il lavoro di approntamento per l’invio, sia nell’imo, sia nell’altro ancoraggio, di una batteria di cannoni di medio calibro per difendere le acque dalle offese del naviglio leggero nemico \ e di qualche cannone antiaereo. Fu stabilita una stazione di vedetta a Capo Rodoni, fu disposto un periodico dragaggio davanti ai due porti, che furono, per quanto in misura limitata, anche provvisti di mezzi mobili e del personale indispensabile per migliorare i servizi e le comunicazioni. Si fece altresì in maniera che qualche unità navale si mostrasse con frequenza, 1 In effetti, col precipitare degli eventi non si ebbe il tempo prima di sgombrare le due località di sistemare le due batterie già pronte.