— 464 — tano le ragioni per le quali l’attacco non potè essere condotto a fondo. La notte inoltrata era oscurissima : date le conoscenze approssimate della posizione non solo del gruppo Dartmouth, ma sopratutto della squadriglia Casque che non era stata avvistata prima del cadere della notte, l’avventurare i c. t. ad una ricerca del nemico sarebbe stata cosa assolutamente condannabile ». L’ammiraglio Beileni avrebbe voluto trovarsi all’alba seguente colle sue forze dinanzi a Durazzo per parare una nuova offensiva austriaca nel porto, « cosa non improbabile, egli scrisse, dati i precedenti e l’importanza che l’Austria annetteva al suo prestigio sulle popolazioni albanesi », ma fu indotto a rinunciarvi dalla scarsità del combustibile a bordo dei c. t. e dal forte vento levatosi da scirocco. * * * Abbiamo finora trascurato di riferire i movimenti dei nuclei usciti in rinforzo da Cattaro, perchè essi furono sempre indipendenti dagli avvenimenti dell’azione principale. Seguendo l’andamento della costa il K. Karl VI arrivò circa fino al parallelo mediano del golfo del Drin, accostò alle ore 14,30 verso ponente, e giunto nel centro dell’Adriatico, alle ore 16,20 ripiegò verso Cattaro : alle ore 16,30 si unì a lui il gruppo Novara, ed un quarto d’ora più tardi il gruppo Aspern, Budapest. Non potendo raggiungere l’Helgoland, tutti