— 37 — dine radiotelegrafico di dirigere verso il Gargano per congiungersi al Marsala, nave ammiraglia. Nè il gruppo Marsala-Bixio nè il gruppo Quarto arrivarono in tempo per prendere contatto col nemico che già da tempo era in ritirata su Sebenico. La sezione c. t. Nullo e Ardente uscì da Brindisi alle ore 3 del 24 maggio con l’incarico di perlustrare la costa albanese per la scoperta delle basi di rifornimento dei sommergibili da S. Giovanni di Medua a Porto Palermo. Al largo di Capo Ro-doni diede caccia senza risultato ad un sommergibile nemico avvistato, e più tardi nel golfo del Drin fu attaccato da due idrovolanti austriaci. I due c. t. Borea e Esperò (incaricati di rimorchiare fin verso il loro punto d’agguato intorno a Cattaro i sommergibili Nereide e Velella) rientrarono a Brindisi rispettivamente alle 6h,30 e alle 7h,55. Il primo dei due caccia riferì di aver dovuto mollare il rimorchio a 30 miglia da Cattaro in seguito ad avvistamento di luci sospette, e che sulla via del ritorno fu inseguito da una squadriglia di 4 siluranti non identificate1. L'Esperò uscì nuovamente dal porto alle ore 10,30 unitamente alla Città di Palermo, inviata (come già era stato disposto per la Città di Messina uscita alle 9h,30) in crociera di vigilanza verso Cattaro in sostituzione > 1 Non risulta nulla al riguardo di questo incontro dai documenti austriaci.